Edifici stucco dal manto bianco immacolato e grandi case disposte l’una accanto all’altra con ordine perfetto. Fu Richard Grosvenor, secondo Marchese di Westminster, con la direzione di Thomas Cubitt che, nella epoca Regency attorno al 1820, costruì sulla terra appartenente alla Famiglia Grosvenor quello che sarebbe diventato il tanto desiderato quartiere di Belgravia; nome, quest’ultimo, proveniente da uno dei titoli appartenenti al Duca di Westminster, Visconte di Belgrave nel Cheshire. Il Thomas Cubitt Pub in Elisabeth Street è un tributo al grande ruolo svolto da questo professionista impegnato nella riqualificazione di una area che avrebbe mantenuto, e implementato nel tempo, un costante e grande valore aggiunto per la città di Londra. Conosciuta per il suo immenso valore immobiliare, Belgravia è una delle aree più ricche al mondo. Questa location fu pensata per la agiata classe aristocratica, e immediato fu il senso dello stile architettonico da adottare: bianchi e candidi edifici con portici, unitamente a dettagli in ferro battuto di colore nero che ne costituiscono un marchio inconfondibile di solida eleganza. E ancora, giardini e terrazze cosi curati da sembrare dipinti capaci di emozionare e regalare quiete. Il mercato immobiliare nella zona di Belgravia, durante il periodo della pandemia, è stato come al solito molto resiliente e ha prodotto migliori risultati rispetto a quello della vicina Chelsea o Mayfair. Tenendo come parametro un media annua, i prezzi delle case a Belgravia sono cresciuti dell’1% nell’ agosto 2021, mentre quelli di Chelsea sono rimasti stazionari e Mayfair ha registrato un calo pari al 2%. Generally speaking, una delle peculiarità circa il mercato immobiliare in Belgravia è lo stock disponibile sempre abbastanza esiguo.