CARLO AMADORI

Direttore di Abitare il tempo

Intervista a Carlo Amadori

Carlo Amadori, artista, manager e organizzatore di fiere, in circa quarant’anni di attività ha organizzato 85 fiere, tra cui Abitare il Tempo, l’evento fieristico che lo ha reso celebre nel mondo del design.

1985: viene chiamato dall’Ente Fiera di Verona a dirigere la Fiera dell’Arredamento, trasformandola da evento locale a manifestazione di rilevanza internazionale. L’idea innovativa è stata quella di dedicare due padiglioni a mostre culturali, coinvolgendo architetti, designer e artisti con le realtà artigianali italiane. Le mostre di sperimentazione e ricerca hanno prodotto oltre 10.000 opere nelle 25 edizioni di Abitare il Tempo.

Nel 1997 ho partecipato per la prima volta ad Abitare il Tempo come curatore di una mostra culturale. Lavorare con figure storiche della cultura italiana come Sottsass, La Pietra, Mendini è stata un’esperienza arricchente sia professionalmente che umanamente. Dedico il primo numero di questa rubrica, che presenterà personaggi che hanno contribuito a rendere il design italiano famoso nel mondo, a Carlo Amadori, che mi ha permesso di vivere questa straordinaria avventura.

Quando hai iniziato ad organizzare fiere? Ho iniziato nel 1983 con il Cersaie a Bologna.

Quando l’Ente Fiera di Verona ti ha dato l’incarico per riorganizzare la Fiera dell’Arredamento? Ho cominciato ad organizzare Abitare il Tempo a Verona nel 1986 con l’autorizzazione della Fiera come Capo progetto.

Com’era questa Fiera? Abitare il Tempo è partita con un solo padiglione commerciale e due padiglioni dedicati alle mostre di sperimentazione e ricerca con l’esecuzione di prototipi. Uno dei due padiglioni ospitava l’anticipazione della Biennale di Venezia con la partecipazione di importanti autori.

Come nasce l’idea di Abitare il Tempo? L’idea nasce dalla volontà di selezionare le migliori aziende di ogni settore dell’arredo (il top 10%) e di includere una componente artistica. Le mostre di sperimentazione e ricerca hanno coinvolto migliaia di architetti e designer, che hanno creato altrettanti prototipi in collaborazione con le aziende partecipanti. Questo tipo di fiera è stato il primo in Italia e poi imitato dalle maggiori manifestazioni fieristiche internazionali.

Chi ti ha aiutato ad organizzare le prime edizioni? Mi sono fatto accompagnare dalla mia società Acropoli e ho costituito due comitati: uno tecnico-culturale con i titolari di alcune aziende e il direttore della Fiera di Verona; l’altro di coordinamento composto da me, dal direttore della Fiera di Verona e da cinque architetti e designer.

Qual è stato il contributo di Ugo La Pietra? Il contributo di Ugo La Pietra è stato significativo soprattutto nelle prime dieci edizioni, con mostre di sperimentazione e ricerca.

Come si è trasformata nel corso degli anni Abitare il Tempo? La trasformazione ha seguito l’evoluzione del settore, con un aumento degli espositori e delle dimensioni delle mostre culturali. Siamo passati da circa 70 espositori a quasi 800 nella venticinquesima edizione, lavorando con oltre 10.000 architetti.

Come nasce la collaborazione con Giulio Cappellini? Giulio Cappellini ha collaborato con Abitare il Tempo fin dalle prime edizioni.

Puoi raccontarci qualche interessante aneddoto con alcuni dei grandi personaggi che hai coinvolto nelle diverse edizioni? Parlare di aneddoti significa aver mantenuto ottimi rapporti sia con gli espositori che con i progettisti.

Perché si è conclusa questa straordinaria esperienza? L’esperienza si è conclusa con lo spostamento della data della manifestazione, che era fondamentale per la sua riuscita. Il cambiamento avrebbe causato sovrapposizioni con altre fiere e problemi per le aziende che consideravano quel periodo dell’anno ideale per fare ordini, soprattutto con l’estero.

Nello spazio che ti dedicheremo presenteremo alcuni dei tuoi più significativi disegni di oggetti e progetti realizzati nelle 25 edizioni di Abitare il Tempo da alcuni dei più importanti protagonisti. Puoi parlarci di questo nuovo progetto? Ho pensato di ridisegnare tutti i progetti delle mostre di Abitare il Tempo fin dalla prima edizione. Al momento sono arrivato all’anno 2002 con circa 6.400 disegni realizzati. L’ultima edizione è stata nel 2010, quindi ci sono ancora molti progetti da ridisegnare per rendere omaggio a tanti personaggi e aziende.

reFRAME
Mostra TIME SPACE EXISTENCE Biennale di Architettura di Venezia 2023.
Prenotalo QUI!
n°5/24 (Luglio 2024)
Scaricalo GRATIS QUI!
n°2/24 (Settembre 2024)
reFRAME CNCC retail
segui la sezione Retail di reFRAME con il Patrocinio del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali - CNCC

Patrocino
reFRAME cobaty

Patrocino
reFRAME ACMI

Patrocino